La bua no!!!

Fino a non molti anni fa si pensava che il neonato e il bambino non provassero dolore, o che non lo provassero con la stessa intensità degli adulti. Numerosi studi hanno dimostrato che non è vero: già dalla 23esima settimana di gestazione, il feto avverte il dolore. Inoltre, a parità di stimolo doloroso, il neonato percepisce un dolore più intenso rispetto all’adulto: perché possiede un maggior numero di recettori dolorifici e perché le fibre nervose incaricate di spegnere gli stimoli dolorosi maturano più tardi rispetto a quelle che ne consentono la percezione.

La legge 38/2010 riconosce importanti diritti per evitare ai bambini le sofferenze inutili, assicurando di fatto anche a loro quanto stabilisce per gli adulti: strutture di cura dedicate per evitare il dolore nei bambini, programmi di formazione specifici per medici ed infermieri, continuità assistenziale perché il bambino non soffra né a casa né in ospedale:

  • Prevenire e alleviare il dolore nei bambini è possibile, come negli adulti!
  • Bisogna sempre credere al bambino che dice di aver dolore e si può sempre far qualcosa per aiutarlo.
  • Il pediatra è il primo riferimento. Puoi rivolgerti a lui per avere consigli e per una prima valutazione del dolore nel bambino.
  • Il tuo aiuto è essenziale: è fondamentale dialogare con medico o l’equipe e il tuo apporto è indispensabile per interpretare i segnali di disagio o di sofferenza del bambino.
  • I medici e gli infermieri sono tenuti a misurare il dolore del bambino e possono insegnare alcune tecniche anche a te.
  • Farmaci appropriati e tecniche di distrazione e rilassamento (anche le bolle di sapone sono un supporto anti-stress!) sono il mix perfetto contro il dolore nei bimbi.
  • Gli oppiacei sono farmaci sicuri e, ovviamente sotto controllo medico, possono essere somministratati anche nell’età infantile.
  • È importante spiegare al bambino quanto sta succedendo e favorire la sua partecipazione alla terapia.

Scarica la guida IN-DOLORE, la guida pratica alla legge 38/2010 e ai tuoi diritti per non soffrire inutilmente


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