Barriere architettoniche a scuola


La piena accessibilità agli edifici scolastici da parte degli alunni con disabilità motoria o sensoriale è un diritto ormai sancito da diverse norme che, negli anni, hanno tentato di dare una soluzione al problema delle barriere architettoniche.

A livello nazionale, in materia di abbattimento barriere architettoniche è presente oggi una fitta disciplina normativa (DM 236/1989, L. 13/1989, L. 104/1992 e DPR 503/1996, fino al D.P.R. 380/2001). In generale tutti gli edifici esistenti, pubblici o aperti al pubblico e residenziali, sono soggetti all'applicazione di precise norme in materia di abbattimento barriere architettoniche. In particolare per l’edilizia scolastica, troviamo la legge 118/1971 che pone l'obbligo di rendere accessibile l'edificio scolastico, in modo da poter così garantire la frequenza scolastica a tutti.
Tale principio lo ritroviamo anche nel DPR 384/1978, che impone di rendere accessibili gli edifici delle istituzioni prescolastiche, scolastiche, compresi gli Atenei universitari e le altre istituzioni di interesse sociale nella scuola, adeguando le strutture interne ed esterne a degli standard precisi.  Il DPR 503/1996 che stabilisce che agli edifici o spazi pubblici esistenti, devono essere apportati tutti gli accorgimenti finalizzati all'abbattimento barriere architettoniche al fine di garantire la completa fruibilità dello spazio anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. Infine, anche la Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 (legge quadro sull'handicap) sancisce che le persone con disabilità in nessun caso possono essere escluse dal godimento di servizi, prestazioni e opportunità ordinariamente goduti da ogni cittadino.

In particolare la legge 104/92 prevede:

  • che il rilascio delle concessioni edilizie sia vincolato al rispetto della normativa in materia di barriere;
  • siano dichiarate inagibili e inabitabili (e sanzionati i responsabili) le opere realizzate in edifici pubblici o aperti al pubblico in modo tale da compromettere l'accessibilità ai disabili;
  • sia riservata una quota di fondi per opere nell'edilizia residenziale pubblica;
  • che siano adeguati i regolamenti edilizi comunali alle norme vigenti.

Ma cosa possono fare i cittadini nel caso in cui non siano rispettate le norme che garantiscono l’accessibilità agli edifici scolastici (o pubblici in generale)?

Senz’altro le azioni che è possibile mettere in campo sono diverse, tra cui: iniziative di pressione diretta nei confronti della Pubblica Amministrazione, di denuncia mediatica, di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, e la possibilità di adire direttamente in sede giudiziale. Inoltre è possibile presentare ricorso al Difensore Civico, che ha la possibilità di accedere agli atti interni e individuare le inadempienze compiute.


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