Prospettive future

Recenti indirizzi normativi europei, hanno avuto ad oggetto il tema delle malattie rare e nello specifico dei tumori rari, ed inquadrato le peculiari necessità da risolvere nel prossimo futuro. Una di queste, è la Risoluzione del Parlamento Europeo del 6 maggio 2010 in cui in particolare su due punti si forniscono spunti importanti sui quali occorre intervenire:

La Risoluzione (al punto 8) sottolinea che occorre adottare azioni speciali per i tumori rari e meno comuni, nell’ottica di accelerarne la diagnosi e rendere più ampiamente disponibili le conoscenze nei centri di eccellenza.

La stessa Risoluzione (al punto 66) sollecita la Commissione e gli Stati membri a garantire in tutti i paesi dell’UE la disponibilità uniforme dei farmaci anti-cancro, tra cui le cure per tumori rari e meno comuni, per tutti i malati che ne hanno necessità; invita la Commissione e gli Stati membri ad adottare misure specifiche e coordinate volte a ridurre le disuguaglianze per quanto riguarda l’accesso alle terapie e alle cure contro il cancro, inclusi i nuovi farmaci antitumorali “mirati” recentemente immessi sul mercato.

Un altro importante atto di indirizzo del Parlamento Europeo è la Risoluzione 19 gennaio 2011 che, nell’ottica di accelerare le diagnosi e la cura, favorisce la cooperazione tra gli stati membri e l’implementazione di nuove terapie per la cura delle patologie rare. Stabilisce, inoltre, la possibilità di usufruire dell’assistenza sanitaria in altri Stati Europei anche per diagnosi e cure che non sono disponibili nello Stato Membro in cui si risiede e la costituzione di reti di riferimento europee.

In Italia il tema dei tumori è da tempo una delle maggiori priorità del Ministero della Salute. Quello dei tumori rari sta di recente acquistando maggiore attenzione da parte delle Istituzioni attraverso specifiche azioni programmatiche.

Il Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro per il 2011-2013 del Ministero della Salute, dedica una sezione specifica al percorso del malato oncologico affetto da tumore raro (3.5) e delinea una serie di azioni programmatiche per il prossimo triennio:

Azioni programmatiche 2011-2013:

  1. qinclusione dei tumori rari nell’elenco nazionale delle malattie rare;
  2. qfinanziamento di iniziative per l’informazione al pubblico ed ai pazienti in partnership fra centri clinici e associazioni di pazienti;
  3. qstudio e correzione dei fattori penalizzanti per i centri di eccellenza sui tumori rari;
  4. qintroduzione di misure di finanziamento dell’attività collaborativa assistenziale in rete sui tumori rari e delle prestazioni cliniche in rete;
  5. qprevisione dei tumori rari nelle attività delle reti oncologiche regionali;
  6. qinclusione dei tumori rari nelle reti regionali per malattie rare;
  7. qstudio di modalità di potenziamento dell’infrastruttura dei gruppi collaborativi per la ricerca clinica sui tumori rari;
  8. qestensione della copertura a carico del SSN di farmaci con diversa AIC in studi clinici selezionati di tipo “no profit” sui tumori rari;
  9. qstudio delle peculiarità dei tumori rari per quanto riguarda l’Health Technology Assessment;
  10. qprevisione della prescrivibilità di farmaci potenzialmente utili in tumori molto rari nell’ambito dell’uso “compassionevole” o nella pratica clinica ordinaria, presso centri di riferimento a condizioni regolamentate.

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